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"Quello che cerco di fare è fare riflettere i genitori sul fatto che la più grande sofferenza dell'essere umano (anche neonato) è non comunicare con gli altri”
F. Dolto


Nel 1990, in riferimento alla psicanalisi, ai principi e all’etica dell’accoglienza del bambino piccolo e al dispositivo de « La Maison Verte » un gruppo composto da quattro persone (professionisti e genitori) elabora il progetto L’Oasi (07/06/1990). In data 7 maggio 1991 viene fondata a Locarno l’Associazione per la prevenzione e l’autonomia della prima infanzia: L’OASI e il 18 maggio 1991 viene aperto il Luogo d’Accoglienza e d’Incontro genitori-bambini (0-5 anni) omonimo: L’Oasi - struttura di tipo « Maison Verte ». La pratica d’accoglienza e l’esperienza de L’Oasi si è protratta sull’arco di dieci anni. Diversi accoglienti ne hanno assicurato a titolo volontario l’apertura regolare ogni pomeriggio per sei giorni la settimana. Questa esperienza pratica costruttiva nelle collaborazioni intraprese con « La Maison Verte » e altre strutture analoghe presenti all’estero ha concorso a promuovere diversi legami inter-associativi che tuttora proseguono.  Nel 1992, l’Associazione elabora e promuove il Progetto denominato Yo-Yo (24/10/1992), atto creare un Luogo d’Incontro neutro e mediatore per genitori che esercitano il diritto-dovere di visita verso i bambini (0-12 anni). Il Luogo d’Incontro Yo-Yo viene aperto in data 23/01/1993. L’esperienza si è protratta sull’arco di dieci anni ed ha favorito proficue collaborazioni con altre associazioni, sia in Svizzera che all’estero. Nel 1995, l’Associazione elabora e promuove, in collaborazione con l’Ufficio di Patronato (oggi Ufficio dell’Assistenza riabilitativa) il progetto pilota e sperimentale Pollicino (01/02/1995), atto a realizzare un Luogo d’Accoglienza e d’Incontro genitori (detenuti) - bambini in ambito carcerario (Penitenziario cantonale, Lugano) allo scopo di favorire e sostenere, fra l’altro, il mantenimento delle relazioni e dei legami fra loro, prestando specifica attenzione alle problematiche legate ai processi di separazione bambino - genitore.  L’amministrazione penitenziaria conferisce un mandato all’Associazione L’OASI e Pollicino nasce ed inizia operativamente l’attività il 23/04/1995. Nel corso degli anni, il progetto pilota Pollicino ha trovato interessanti riscontri ed è stato presentato sia in Svizzera che all’estero (Francia, Italia, Spagna). Con l’anno in corso (2014) Pollicino è entrato nel suo diciannovesimo anno d’attività.    

CARTA D'IDENTITA DI POLLICINO
"Gli Stati parti rispettano il diritto del fanciullo separato da entrambi genitori o da uno di essi di intrattenere regolarmente rapporti personali e contatti diretti con entrambi i genitori, a meno che ciò non sia contrario all’interesse preminente del bambino"
Art. 9 Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia


“POLLICINO”
è un Luogo di Accoglienza e di Incontro genitori-bambini che, in ambito carcerario, si prefigge di favorire e mantenere le relazioni del bambino con i propri genitori e famigliari. Nelle sue funzioni e obiettivi “POLLICINO” si rifà alla filosofia della “Maison Verte”, nata a Parigi (1979) sotto l’impulso della dr. ssa med. Psicanalista Françoise Dolto e altri.   “POLLICINO” è innanzitutto un Luogo di Ascolto e di Parola per i bambini, messo a disposizione di madri e padri che in carcere esercitano il diritto-dovere di visita verso i figli.   “POLLICINO” opera al fine di: §  Preservare le relazioni del bambino con entrambi i genitori, al di là del fatto che uno o l’altro dei genitori sia detenuto, oppure entrambi siano detenuti. §  Sostenere il genitore detenuto nell’assunzione della funzione parentale verso il bambino e favorire il mantenimento dei legami parentali-famigliari. §  Favorire e facilitare gli incontri, i contatti fra il bambino e il genitore detenuto. §  Sostenere il bambino nella possibilità di comprendere i motivi e le ragioni che lo vedono, suo malgrado, confrontato con una realtà famigliare di separazione. §  Favorire l’attuazione di soluzioni concrete, aiutando il bambino, i suoi genitori ed eventualmente altri membri della famiglia ad incontrarsi. §  Sostenere il genitore detenuto (e il genitore libero) nella possibilità di dare una spiegazione e una significazione al bambino in merito alla separazione obbligata che lo concerne. §  Prevenire, allorquando il bambino è confrontato con una separazione obbligata dei/dai genitori conseguenze e/o malesseri che possono insorgere nel bambino, pregiudicandone lo sviluppo.   All’interno del carcere “POLLICINO” opera presso il Penitenziario cantonale la “Stampa” Lugano, presso il Carcere giudiziario “Farera” e il Carcere aperto a Torricella. “POLLICINO” offre inoltre, su domanda esplicita di genitori detenuti (madri/padri) la possibilità di colloqui individuali e la possibilità di praticare dei Gruppi di parola quali momenti di incontro regolari per uno scambio attorno al tema dei figli e della funzione parentale. All’esterno del carcere, nell’ambito dell’organizzazione dei colloqui preliminari e della messa in pratica degli incontri-visita genitori-figli, “POLLICINO” opera al fine di:  
Favorire la “ripresa” dei legami e delle relazioni parentali-famigliari con il genitore detenuto.
Preparare e sostenere psicologicamente il bambino per e nel corso degli incontri-visita praticati in carcere. Nel lavoro di ascolto, nel contesto famigliare-parentale viene prestata particolare attenzione al bambino onde favorire la trasmissione e la circolazione della parola al fine di “liberare” il bambino e gli altri membri della famiglia da un “non-detto” (taciuto) riferito alla condizione di detenzione di uno o l’altro o di entrambi i genitori.
Favorire la comprensione, la spiegazione e la significazione della realtà contingente di una separazione obbligata, con la quale il bambino, la famiglia e i parenti sono confrontati.
Favorire e sostenere, dove la situazione lo richiede, la possibilità di incontri con il bambino, altri suoi famigliari, la famiglia d’accoglienza, la famiglia d’affido o altre strutture d’accoglienza presso le quali è collocato il bambino a seguito della carcerazione del o dei genitori.
Favorire, per le madri o i padri che beneficiano di congedi durante l’esecuzione della pena la possibilità di incontri-visita con il bambino collocato presso terzi per decisione dell’autorità competente o praticare dei diritti-doveri di visita “accompagnati / sorvegliati” dagli operatori di “POLLICINO”.
Favorire e promuovere la collaborazione con i servizi e altre istanze sul territorio che intervengono nell’ambito della protezione del bambino e della famiglia, prestando particolare attenzione ai diritti del bambino e ai diritti- doveri dei genitori, e aiutare il bambino, allorquando rende visita al genitore detenuto, a capire le cause e la significazione di una separazione obbligata, forzata.

ALTRI PASSI…
"Nessun passo sfugge al passo che l’ha preceduto"
Edmond Jabès


Sin dal 1991, l’Associazione L’OASI si impegna con strutture mirate alla prevenzione e all’autonomia della prima infanzia. Fra i suoi obiettivi, anche quello di potenziare la presenza di Luoghi d’accoglienza e d’incontro per genitori e bambini piccoli, quali punti di socializzazione, di scambio per famiglie che nelle loro nuove e diverse configurazioni risultano sempre più spesso isolate. Favorire, sin dalla nascita, al piccolo bambino l’incontro con altri bambini e altri adulti, in presenza (e non in assenza) di chi ne è il referente e il garante (genitori, nonni, baby-sitter, accompagnatori, …) della sua sicurezza relazionale ed affettiva è di fondamentale importanza nell’ambito di processi di separazione ed individuazione che è tenuto compiere nel corso del suo sviluppo psichico e soggettivo. Nel 2010,  l’Associazione elabora il nuovo progetto “I Piccoli Passi” atto a creare un Luogo d’accoglienza e d’incontro per genitori e bambini (0-5 anni) - struttura di tipo « Maison Verte » - nella regione del Mendrisiotto. Nel 2013 prende avvio il progetto “Parole per Dire” come Luogo d’ascolto, di sostegno, accompagnamento e consulenza per genitori e persone di riferimento del bambino. È stato altresì siglato un Protocollo d’Intesa con l’Istituto per la Clinica dei Legami Sociali (ICLeS) e la Cooperativa sociale L’Altra Scena di Milano atto a promuovere, da un lato, una piattaforma teorica comune per la realizzazione di luoghi d’accoglienza e dall’altro assicurare la formazione di operatori. Da diversi anni l’Associazione L’OASI accoglie in stages formativi: psicologi, operatori sociali, educatrici, studenti universitari. Nel 2012 l’Associazione “L'OASI” vince il concorso europeo di Partenariato Leonardo da Vinci (programma per l’educazione e la formazione permanente) e lavora, in qualità di coordinatore, sul progetto di cooperazione trans-nazionale APEPeLS (Accueil de la Petite Enfance, Parentalité et Lien Social) con Francia, Pologna e Spagna. Il progetto si è concluso con la creazione di una brochure dal titolo: Accueil de la Petite Enfance, Parentalité et Lien Social nel mese di luglio 2014.